E-CUBE.
Applicazioni
Ricarica di veicoli elettrici per flotte aziendali.
Valore
Ricarica del veicolo senza cavi, grazie al sistema di ricarica a induzione.
Tecnologia
Tecnologie proprietarie per l’energy management e per la ricarica wireless.
- Falsi contatti
- Fermo macchina
- Danni economici
Problema
In molte situazioni la ricarica via cavo di veicoli elettrici di flotte aziendali può rivelarsi problematica e inaffidabile, a causa, ad es. di falsi contatti, errata procedura da parte dell’operatore nel collegamento del cavo, etc.
Per veicoli ad uso professionale (ad es. per logistica, nettezza urbana, etc.) una ricarica non andata a buon fine può comportare il fermo macchina per tutta la giornata, con rilevanti danni economici.
Soluzione
Il sistema di ricarica wireless E-CUBE consente di caricare un veicolo elettrico con una potenza fino a 3kW. Il trasmettitore è annegato in un pozzetto a terra eliminando qualsiasi ingombro fuori terra. Il ricevitore è installato sotto veicolo a una distanza di c.a. 15 cm da terra; è dotato di l’elettronica di controllo a bordo veicolo che coordina le diverse modalità di carica disponibili e si interfaccia con BMS e caricabatteria a bordo veicolo tramite una linea dati.
Una connessione tramite Bluetooth permette al trasmettitore e al ricevitore di energia di comunicare a distanza e in tempo reale tutti i dati relativi alla ricarica in corso ed eventuali anomalie, così da permettere l’interruzione del processo in caso di guasti.
Il sistema di ricarica wireless può essere gestito da back-end come una normale colonnina di ricarica tramite il protocollo OCPP. Un dispositivo funzionante è stato realizzato e installato per la ricarica di un veicolo aziendale presso un nostro cliente.
Condividi questo progetto
Possiamo fare questo e altro per la mobilità elettrica e per ottimizzare l’utilizzo dell’energia.
Soluzioni correlate
DUAL – Ricarica DC+AC
Collaborazioni
S&h ha realizzato progetti in collaborazione con importanti università e aziende, tra cui: CERN, Università degli Studi di Milano, Politecnico di Milano, BRIN e Studio Palmanova 28.